L'eterna primavera

LE ORIGINI

Il Wing Chun è tra gli stili di Kung Fu più diffusi e praticati al mondo. E’ conosciuto per essere una disciplina da combattimento estremamente essenziale ed efficace, ideale per la difesa personale ed accessibile a tutti. Le sue caratteristiche di eleganza, precisione, fluidità ed esplosività lo rendono senza dubbio unico nel suo genere tanto da poter essere unanimemente considerato come un sistema di enorme valore pratico, semplice ed elaborato al tempo stesso, concepito per essere utilizzato in ogni situazione e contesto. Questa “raffinata arte della difesa personale”, ispirata al movimento della gru e del serpente, si configura come una vera e propria sintesi pratica ed evolutiva delle principali correnti di Kung Fu tradizionale, perfetto punto d’incontro fra diversi modi di concepire ed intendere il combattimento. La peculiarità dello stile risiede sicuramente nei principi che ne governano il movimento, ognuno dei quali presenta una specifica funzionalità applicativa conferendo allo stile, nell’insieme, una straordinaria versatilità e completezza.

LA STORIA

In mancanza di fonti storiche certe la maggior parte delle scuole ne attribuisce la codifica a un personaggio leggendario: la monaca guerriera Ng Mui. Secondo questa leggenda, all’inizio del ‘700 il famoso monastero di Shaolin – culla del kung fu – venne raso al suolo dal nuovo imperatore della dinastia Qing. Alla distruzione del tempio di Shaolin sopravvissero cinque monaci maestri nell’arte del kung fu. Tra di essi c’era la monaca Ng Mui, esperta negli stili Shaolin della gru e del serpente. La leggenda narra dunque che Ng Mui, trovato rifugio in un lontano villaggio, inventò un nuovo stile di combattimento per aiutare una fanciulla a difendersi da un malvivente che pretendeva di sposarla. La fanciulla si chiamava Yim Wing Chun, “Radiosa primavera”, fu la prima allieva della monaca guerriera e da lei lo stile prese il nome. Trovandosi di fronte a una ragazza esile e minuta Ng Mui creò un metodo di combattimento che non si basasse sulla forza fisica bensì sulla velocità, la fluidità e soprattutto sul principio dello sfruttamento della forza dell’avversario. Ispirandosi sempre ai movimenti della gru e del serpente, Ng Mui riuscì a insegnare alla ragazza tecniche asciutte ed essenziali in cui parata e attacco fossero spesso una cosa sola e in cui la chiusura della distanza permetteva, anche a chi non fosse forte e robusto, di privare l’avversario della propria potenza, affondando colpi puntuali e ben assestati. Fu così, narra ancora la leggenda, che la giovane Wing Chun sfidò a combattimento il malvivente e vinse. Esiste poi un’altra versione della nascita dello stile Wing Chun, stavolta attestata da fonti storiche riguardanti l’Opera di Pechino. Si tratta della storia del cantante e attore Ng Cheung che come artista dell’opera di Pechino girava il paese con la compagnia teatrale delle Giunche Rosse di cui hanno fatto parte altri famosi maestri di Wing Chun come Wong Wa Boh e Leung Yee Tai. Si narra che Ng Cheung fosse un abilissimo praticante di kung fu e che avesse sviluppato un sistema di combattimento che usava posizioni più alte rispetto a quelle dello Shaolin, prediligeva la corta distanza ed utilizzava come armi i coltelli e il bastone lungo. Queste caratteristiche vengono fatte risalire alla vita condotta dagli attori della compagnia che come dice il nome “Giunche Rosse”, vivevano sulle barche e dunque non avevano molto spazio (corta distanza), il loro equilibrio era messo alla prova dalle correnti (posizioni alte) e usavano anche dei lunghissimi remi per spostare le imbarcazioni (bastone lungo). Tra l’altro si dice che Cheung Ng fosse soprannominato anche Tan Sao Ng per la sua abilità nel Tan Sao tecnica fondamentale del Wing Chun.
L’apprendimento dello stile prevede un programma di studio suddiviso in differenti settori finalizzati all’acquisizione di specifiche capacità ed abilità. L’insegnamento si compone sia di elementi pratici che teorici necessari per una comprensione profonda e completa della disciplina.

Il percorso didattico del Wing Chun prevede sei livelli. Ognuno di questi livelli corrisponde a un programma di conoscenza dello stile. Per superare ciascun livello sono previsti sei esami. Gli esami sono suddivisi in 1° e 2° livello base, 1° e 2° livello intermedio, 1° e 2° livello avanzato.

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Programma di Studio

La scuola prevede tale sistema per garantire l’omogeneità del gruppo di studio di ciascun livello. Inoltre, dal punto di vista della pratica del kung fu, la funzione degli esami è anche quella di costituire una scadenza per creare degli obiettivi nell’allenamento. Essendo parte integrante del corso, gli esami sono gratuiti e si tengono periodicamente tre volte l’anno, in generale una sessione in autunno, una in inverno e una in primavera. Appreso e studiato tutto il programma del proprio livello, l’allievo è libero di decidere quando sostenere l’esame per passare al livello successivo. Nel caso non voglia sostenere alcun esame rimarrà nel gruppo di studio del 1° livello base.

Nel corso del primo anno di pratica verrà mostrato tutto il programma del 1° livello base. Tale programma andrà poi approfondito e ciascun allievo potrà praticarlo fino a raggiungere la preparazione adatta a sostenere l’esame. Il programma del livello successivo verrà insegnato dopo il superamento dell’esame.

Il corso annuale di wing chun si tiene due volte a settimana, nel corso dell’anno sono previsti seminari di approfondimento, lezioni di teoria, incontri specifici per approfondire un settore dello stile, alla fine della stagione viene organizzato un seminario intensivo fuori Roma.